Oggi parliamo di un problema che vediamo sempre più spesso: il digrignamento dei denti, noto anche come bruxismo. Da dentista, mi preoccupa vedere sempre più pazienti che soffrono di questo disturbo, quindi ho pensato di dedicare un po’ di tempo a spiegare cosa sia, perché succede e cosa si può fare al riguardo.
Il bruxismo è un fenomeno molto comune, anche se spesso non riceve l’attenzione che merita. Si manifesta attraverso il digrignamento o lo sfregamento dei denti, di solito durante il sonno. Molti pazienti non sono nemmeno consapevoli di farlo finché non iniziano a riscontrare sintomi come dolore alla mandibola, mal di testa o sensibilità dentale.
Ma perché succede questo? Beh, le cause possono essere molteplici. Lo stress e l’ansia sono tra i principali colpevoli.Altre cause possono includere una postura scorretta della mascella e del corpo, problemi di occlusione dentale o persino apnea del sonno.
Il continuo sfregamento può portare all’usura dello smalto dentale, all’indebolimento dei denti e persino alla rottura. La mascella può diventare dolorante e rigida, e a lungo andare, possono svilupparsi problemi all’articolazione temporomandibolare (ATM).
Quindi, cosa si può fare per affrontare questo disturbo? In primo luogo, è importante riconoscere il problema e consultarci. Possiamo consigliarti di portare un bite, una sorta di protezione dentale da utilizzare durante la notte per evitare che i denti si sfreghino l’uno contro l’altro. Questo può aiutare a proteggere i denti e a ridurre i sintomi associati al bruxismo.
Oltre al bite, potrebbe essere necessario ricorrere a terapie aggiuntive come la fisioterapia cervicale/posturale o terapie cognitivo-comportamentali per gestire lo stress in modo più efficace.
In conclusione, il digrignamento dei denti è un problema serio che merita attenzione. Se pensate di soffrire di bruxismo, non esitate a contattarci. Con il giusto trattamento è possibile proteggere i vostri denti e la vostra salute generale a lungo termine.
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